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D'ORAZIO LELLI
FORMAZIONE E RICERCA PSICOANALITICA
SCUOLA DI PSICOTERAPIA PSICOANALITICA
DELLA COPPIA E DELLA FAMIGLIA
"veniamo da lontano ed andiamo lontano"

ALCUNE CONSIDERAZIONI EVOLUZIONISTICHE DEL LUTTO

Oggi parlando con una persona che aveva partecipato ad una commemorazione di un amico morto, ho ripensato insieme a lui al processo di lutto e al suo aspetto evoluzionistico. Una persona ci abbandona e ci lascia soli con il nostro dolore. Il ricordo di quella relazione è dentro di noi e lo evochiamo in solitudine o con altri per far finta che sia ancora qui nella realtà che invece ci ferisce. Facciamo in quel momento ,ricordando le emozioni di quella relazione, come se fosse ancora nella realtà. Quando lo ricordiamo in fondo facciamo come se fosse ancora tra noi .Il ricordo emotivo si avvicina momentaneamente alla allucinazione affinché la triste realtà di mancanza sia per un attimo denegata. Questo come se fosse ancora per un attimo tra noi ci aiuta a sopportare il dolore del vuoto .Poi iniziamo lentamente a dar via gli oggetti del morto che sono rimasti ingombranti sia fuori che dentro di noi. Manteniamo alcuni oggetti di lui dentro e fuori e ci accorgiamo che il dialogo con lui si affievolisce e che alcune cose sue ormai fanno parte del nostro essere, abbiamo preso lui dentro di noi e quindi il dialogo non c'è più, alcune sue parti fanno ormai parte di noi. Lui vive in noi. Allora la sua morte ci permettere di cambiare forma e ci spinge ad evolvere. In questo senso il completamento del lutto può essere visto come un meccanismo del processo di evoluzione che permette alla nostra specie di sopravvivere modificandosi. E possiamo dire che tutto si trasforma e nulla si distrugge totalmente.

Giovanni D'Orazio Milano, 21 novembre 2024
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