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D'ORAZIO LELLI
FORMAZIONE E RICERCA PSICOANALITICA
SCUOLA DI PSICOTERAPIA PSICOANALITICA
DELLA COPPIA E DELLA FAMIGLIA

LE TRACCE DELLA "POSTURA" IN SANDLER
Giovanni D'Orazio

Alla fine di un capitolo della "Ricerca in Psicoanalisi",
Sandler accenna al fatto che il terapeuta costruisce con il paziente
un modello di funzionamento del paziente.
Questo modello diventa il terreno di incontro tra i due.
Poi dice che tale modello
è qualche cosa che serve ai due nella loro relazione,
ma che non è detto che sia la vera realtà psichica del paziente.
Non usa certamente queste mie parole,
ma alla fine dice che non è importante
che tale modello corrisponda o meno alla verità assoluta,
importa che serva al lavoro e che sia condiviso.
Questa relativita' della verità secondo me è importante
e si ricollega ad un altro concetto
che Sandler suggerisce in un altro scritto
e cioè che il terapeuta deve essere coerente e credibile.
Questi due concetti mettono in luce la genialità di Sandler
che definisco "laico".
Quindi non esiste una verità assoluta nel nostro lavoro.
In un altro scritto Sandler,
quando parla delle teorie implicite, dice anche
che il corpus teorico generale deve essere elastico,
cioè non rigido, per poter accogliere queste teorie implicite
anche se in quel momento non sono in completa
sintonia con il corpus generale.
Quindi la teoria generale deve essere concepita
come un corpus contenente
degli "ammortizzatori" o dei "giunti"
in maniera che sopravviva ai continui inserimenti e cambi.
In conclusione, ciò che Sandler trasmette è un metodo,
e credo che sia possibile in quel metodo trovare delle tracce
dell'origine del concetto di postura,
che poi è stato sviluppato da Pieralisi e
che noi adottiamo nella nostra concezione di psicoterapia psicoanalitica.

Milano, agosto 2020

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